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Comitato Sanità Lucca: Non Accettiamo le affermazioni della Direzione Asl in merito alle nostre osservazioni

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No! Non accettiamo le affermazioni della direzione ASL in risposta alle nostre osservazioni sulla sistemazione promiscua dei degenti nel nuovo ospedale . Non lo accettiamo perché il S.Luca noi cittadini lo frequentiamo e la realtà la conosciamo, purtroppo, molto bene! E ripetiamo a gran voce che l'attuale organizzazione del nostro Ospedale fa acqua anche nella fase di accoglienza. Infatti la sistemazione in camera mista ( uomo-donna) è divenuta routine, non eccezione! La questione non può essere liquidata con tanta superficialità dalla Direzione Aziendale. Tanto più se per voce della Direttrice dell'Ospedale stesso dalla quale, in quanto donna, ci saremmo aspettati una maggiore sensibilità nel capire il disagio di essere costretti a condividere uno spazio di sofferenza con una persona di altro sesso. Dott. Maielli: lei metterebbe un suo familiare in un contesto del genere? Ci risparmi per  favore risposte "di circostanza" e per una volta si metta nei panni delle persone "comuni".

 Questa, secondo noi, è una precisa strategia di politica sanitaria che, se anche attuata in altre parti d'Italia, non ha giustificazione in un ospedale nuovo e in una Regione che ha (aveva) come faro guida la "centralità del paziente".  E non è neppure vero che  si ricorre alle camere miste solo per garantire le cure ed evitare trasferimenti in altri ospedali. Lo prova il fatto che i pazienti di sesso differente nella stanza promiscua  rimangono confinati per tutta la durata della loro degenza. Mentre in più di un caso la presenza della stessa anomala situazione in più di una stanza consentirebbe di ristabilire la normalità con pochi spostamenti di letti. Quanto poi al rispetto della privacy, a garantirlo non vi è che una esile tenda, che comunque riduce ulteriormente lo spazio di sopravvivenza, già condizionato dal blocco delle finestre e dall'aerazione artificiale. Per non parlare del bagno condiviso,visto che,  che come tutti sappiamo,  viene utilizzato e gestito in modo differente da uomini e donne.

Il concetto di salute non va d'accordo con i pareggi di bilancio e relativi premi ai presidenti Asl, così come i contenimenti della spesa dei singolo reparti , sempre con  i relativi premi ai dirigenti. I criteri "aziendali" non devono essere applicati alle persone.

 Noi Comitati Sanità sosteniamo  e ribadiamo che la privacy non è affatto garantita come dovrebbe, e le "camere miste", nella degenza ordinaria, sono profondamente lesive della persona, non solo  fisica. E soprattutto di quella dignità e riservatezza che reputiamo sacre e irrinunciabili e per il cui rispetto non servono leggi né tanto meno linee guida o codici di procedura . Noi, comuni Cittadini,  pensiamo che basterebbero una buona dose di sensibilità umana e, soprattutto, di buon senso. Un malato, in una famiglia. è uno sconvolgimento totale, una destabilizzazione, una sofferenza difficile da  spiegare.  Sarebbe però da Paese civile che i malati e le loro famiglie potessero  occuparsi "solo" dei drammi e dei problemi che stanno vivendo,  senza  vedersi trattati come  numeri.

 Due parole le dedichiamo comunque a una Amministrazione che viaggia ormai " fuori" rispetto alle reali necessità sanitarie e umane dei Cittadini cui per anni ha fatto credere di voler costruire un ospedale " per offrire risposte personalizzate ai diversi bisogni di cura ed assistenza del paziente"  Quello che non abbiamo trovato nella replica alle nostre osservazioni. Purtroppo queste sono le dolorose conseguenze della "magica" scomparsa di 80  posti letto, che ha portato a questa gestione disastrosa,  difficoltosa anche per il personale addetto. D'altronde questo è stato il tema centrale della Tavola Rotonda organizzata ai primi di luglio con il quotidiano La Nazione , con la presenza degli Amministratori Pubblici. Siamo ancora in attesa di risposte !

 

Comitati Sanità - Lucca

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