Anfossi Paolo, questo il nome dell'uomo che pochi giorni fa ha rapinato una banca a Porcari.
Anche se sulle prime ha dato l'impressione di essere un "ladro-gentiluomo" (si è scusato con i presenti), o un disperato messo in ginocchio, in realtà trattasi di un rapinatore seriale che in tre giorni ha effettuato due rapine ed una tentata rapina tra le province di Prato, Pistoia e Lucca.
In tutti e tre i casi, l'uomo è entrato in banca come un normale cliente, poi ha estratto un trincetto per minacciare dipendenti e clienti. Il colpo non andato a segno è stato quello nella provincia di Prato, dove il cassiere ha risposto, brandendo una spillatrice: "Vattene o te la spacco in testa". L'uomo ha rinfoderato il taglierino ed è tornato sui suoi passi.
Diverso il copione per le altre due banche, dove il colpo è invece riuscito. Ultimo quello ai danni della filiale porcarese del Monte dei Paschi, dove ha sottratto 3.500 €.
Temendo che potesse continuare a colpire altre banche, Polizia e Carabinieri hanno collaborato nel dispiegare una rete di prevenzione unitamente ad una imponente fase investigativa. Le forze dell'ordine si sono quindi scambiate informazioni sensibili utili alla cattura.
L'uomo ha effettuato i tre assalti a volto scoperto, ed è stato quindi possibile identificarlo, poiché noto: Anfossi Paolo (del '54 nato a Sanremo), infatti, è già stato arrestato per rapina a mano armata nel 2010.
Elemento fondamentale per la cattura sono state le immagini reperite dalla banca di Porcari poiché, non solo è stato recuperato un video, ma anche uno scan dell'impronta digitale del dito indice di Anfossi.
Questa filiale, infatti, richiede un'impronta digitale per aprire la porta di ingresso. I dati ottenuti sono stati confrontati con i database della Polizia e dei Carabinieri.
Una volta certi dell'identità del rapinatore, militari ed agenti hanno scoperto che era fuggito all'estero aspettando che le acque si calmassero.
Sono quindi stati intensificati i controlli sul confine da Carabinieri e Polizia delle province di Prato, Pistoia e Lucca. Ed è lì che è stato beccato: pensando che nessuno fosse sulle sue tracce, è rientrato in Italia come se niente fosse, e a Ventimiglia è stato tratto in arresto.
Attualmente si trova nel carcere della cittadina in provincia di Imperia.
Rilasciato anche un comunicato stampa della Prefettura:
Il Prefetto Giovanna Cagliostro manifesta vivo apprezzamento per la brillante operazione condotta nella giornata del 23 agosto dal personale della Questura di Lucca e dai militari del Comando Provinciale dei Carabinieri, con la quale è stato deferito all’Autorità Giudiziaria il responsabile delle rapine ai danni del’Agenzia del Monte dei Paschi di Siena di Porcari.
In particolare il Prefetto esprime piena soddisfazione per i significativi risultati conseguiti che confermano l'efficacia dello stretto raccordo istituzionale delle locali Forze di Polizia, impegnate nell'attività di prevenzione e repressione, in piena sinergia con la Procura della Repubblica di Lucca.
Agli uomini della Questura di Lucca, alla guida del Questore Claudio Cracovia e ai militari dell’Arma dei Carabinieri al comando del Colonnello Stefano Fedele va il plauso del Prefetto di Lucca, Giovanna Cagliostro, perché segna un importante passo nella repressione dei reati contro il patrimonio.